30 May, 2006

Il 25 Aprile del sacrificio


Ignoto (Antonio Fossati)(dall'archivio di Milano del Corpo Volontari Libertà).

Carissima Anna,eccomi a tè con questo mio ultimo scritto prima di par tire per la mia condanna. Io muoio contento d'aver fatto il -mio dovere di Vero Patriota. Mia cara sii forte che dal cielo pregherò per tè, che tu per me sei sempre stata l'unica con solazione in questi momenti di grande dolore mi confor tavo solo con tè. Quando tu venivi mi sembrava che la mia vita veniva più bella, mi sentivo più sollevato sentivo sorpassare davanti. Ti ricordi Anna che da quel giorno che mi hai visto piangere anche tu ti sono scesi le grosse lacrime dagli occhi mia piccola e cara Anna i tuoi capelli hanno asciugato quelle lacrime dei miei occhi.Cara ora ti racconto un po' della mia vita e incomincio subito «il giorno 27 fui preso portato a Vercelli in prigione dove passai senza inter rogazione. Il mattino del 29 fui chiamato davanti a tutti i fascisti di Vercelli. Io non ho risposto mai alle loro do mande le sole parole erano queste " che non so niente e che non sono partigiano". Ma loro mi hanno messo davanti mille cose per farmi dire di si ma non usciva parola dalla mia bocca e pensando che dovevo morire. Il giorno 31 mi fu fatto la prima tortura ed è questo mi hanno strappato le ciglia e le sopraciglia. Il giorno i la seconda tortura "mi hanno strappato le unghie, le unghie delle mani e dei piedi e mi hanno messo al sole che non puoi immaginare, ma por tavo pazienza e dalla mia bocca non usciva parola di la mento ".Il giorno 2 la terza tortura " mi hanno messi ai pie di delle candele accese ed io mi trovai legato su una sedia mi son venuti tutti i capelli grigi ma non ho parlato ed è passato ".

Il giorno 4 fui portato in una sala dove c'era un tavolo sul quale mi hanno teso in un laccio al collo per die ci minuti la corrente e fui portato per tre giorni fino al gior no 6 alla sera alle ore 5 mi dissero se avevo finito di scri vere tutto ciò che mi sentivo ma non ho ancora risposto e voglio sapere la mia fine che devo fare, per dirlo alla mia cara Anna e mi dissero quella tremenda condanna e mi feci vedere molto orgoglioso ma quando fui portato in quella tremenda cella di nuovo mi inginocchiai mi misi a piangere avevo nelle mie mani la tua foto ma non si conosceva più la tua faccia per le lacrime e i baci che ti ho fatto, questo cara Anna devi perdonarmi sii forte a sopportare questo or rendo delitto e fatti coraggio avrai il tuo amore fucilato al la schiena. Ma Dio paga non soltanto il sabato ma tutti i giorni, fai bene Anna, che il tempo passa e non tornerà più e la morte si avvicina».Cara Anna mi devi promettere una cosa sola che saprai vendicare il sangue di un innocente che grida vendetta con tro i fascisti. Nel tuo cuore non ci deve essere dolore ma l'orgoglio di un Patriota e anche ti prego di tenere per ri cordo il mio nastrino tricolore che lo portai sempre sul cuore per dimostrarmi un vero Patriota. Anna non pian gere per me che hai avuto il tuo caro papa morto. Io dal cielo ti guarderò ove tu andrai e ti seguirò ovunque.
Mi trovo nelle mani dei Carnefici se mi vedessi Anna non mi riconosceresti più per lo stato che son ridotto molto magrogrigio sembro tuo nonno tutto ciò non basta il peggio sarà domani sera senza un soccorso da tè e dai miei genitori senza veder più nessuno quale dolore sarà per la mia mamma.Ti prego Anna a guerra finita va a Torino da mia sorella e racconta ciò che è avvenuto nei giorni della mia prigione e che per lei ho fatto questa morte le auguro che non le facciano del male come a suo fratello ma anche per lei ver rà il giorno della riscossa; ella dirà che è colpa mia.
Anna sii forte sopporta questa croce pesante che dovrai portare fino al disopra del cielo. Ora veramente devo terminare perché mi fanno molto male le mani e mi fanno sangue.Saluti e baci prega per me che io dal cielo pregherò per tè.

Antonio Fossati

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