09 June, 2006

...Globalizzazione stanca...


Quante volte abbiamo sentito parlare di Globalizzazione?…tante, sicuramente troppo…In questo scritto vorrei cercare, in maniera molto schietta, di spiegare cos’è laGlobalizzazione, chi la gestisce e naturalmente quali sono i suoi effetti…Senza dubbi gli avvenimenti degli ultimi anni hanno messo in luce che la Globalizzazione è ormai un dato empiricamente assodato e che tutto, ma proprio tutto vive in uno stato di interdipendenza.Ma questa interdipendenza fa nascere l’esigenza di un’azione collettiva volta alla risoluzione dei problemi comuni a tutti i popoli e a tutti gli uomini della terra…Ma quanto questa Globalizzazione è DEMOCRATICA?…cerchiamo di capire meglio….Essa per poter essere Democratica deve scaturire dalla decisione di tutti i popoli della terra….,ma così non è!“ Il nostro sistema di <> globale senza governo globale può funzionare solamente se si accetta la multilateralità, mentre nel corso dell’ultimo anno siamo stati testimoni di un maggiore unilateralismo da parte del governo del paese più ricco e più potente del mondo. Se vogliamo che la Globalizzazione funzioni, anche questo dovrà cambiare” J. Stiglitz.
Stiglitz ( prof. di economia alla Columbia University è stato Consigliere di Bill Clinton alla Casa Bianca e dal 1999 al 2000 Senior Vice President e Chief Economist alla Banca Mondiale. Nel 2001 ha vinto il premio Nobel per l’economia), scrive: “ Ho visto prendere decisioni spesso basatesull’ideologia o sulla politica. Di conseguenza sono stati stabiliti interventi che invece di risolvere il problema favorivano che aveva il potere.Ma quali sono le istituzione che si occupano di “ gestire” le questioni internazionali?…Esse sono l’FMI, la Banca Mondiale e il WTO.Si tratta di istituzioni pubbliche con interessi privati?Uno dei principi cardine del mondo occidentale è sancito dal diritto dei cittadini di sapere, ma ahimè all’interno di queste istituzioni economiche internazionali questo diritto non è riconosciuto.Occorre capire come queste istituzioni funzionano…L’FMI è un’istituzione pubblica finanziata dai contribuenti di tutto il mondo.E’ importante evidenziare questo aspetto, perché i fatto questo organismo non risponde direttamente né ai cittadini che le finanziano, né alle persone coinvolte dalle sue politiche, bensì ai ministeri delle finanze e alle banche centrali dei vari governi, i quali esercitano il loro controllo attraverso un complicato sistema di votazione basato principalmente su quello che era il potere economico dei diversi paesi alla fine della II guerra mondiale.Da allora, sono state introdotte alcune modifiche, ma sono le principali nazioni industrializzate a comandare e un solo paese, gli USA,ad avere il diritto di veto.Stessa identica situazione esiste all’interno dell’ONU, in cui anacronisticamente hanno diritto di veto le potenze vincitrici della II guerra mondiale.Dopo mezzo secolo dalla sua fondazione è palese che l’FMI ha fallito nella propria missione. Non ha fatto ciò che doveva fare, cioè fornire ai paesi afflitti da una contrazione economica fondi per consentire la ripresa e aiutarli nel tentativo di avvicinarsi alla piena occupazione.Dunque se la Globalizzazione è l’abbattimento delle barriere al libero commercio bisognerebbe urgentemente ripensare al modo in cui essa è gestita, riflettendo un po’ di più sul perché oggi i paesi ricchi diventano sempre più ricchi e quelli poveri sempre più poveri.Occorre riflettere sul perché la politica sembra essere incapace di far fronte a tutto ciò e l’economia incapace di colmare le distanze.Alla base c’è il problema della gestione o per dirla come la direbbe Stiglitz della Governance, cioè del modo in cui la Globalizzazione e con essa le questioni internazionali vengono gestite.Se le istituzioni sono da sempre governate dai paesi industrializzati, significa che ovviamente esse sono governate dagli interessi commerciali e finanziari di questi ultimi. ( Per consuetudine o per tacito accordo il capo dell’FMI è da sempre europeo e quello della BM è sempre americano, scelti rigorosamente in segreto).Ma allora dov’è la Democrazia?In che cosa questi organismi sono pubblici?Io credo che ancora una volta l’Occidente abbia una grande responsabilità…, so che non è facile iniziare a fare le cose in modo diverso…ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…Siamo noi ad aver creato queste istituzione e se davvero siamo preoccupati per il destino del mondo dobbiamo farla funzionare in maniera democratica questa globalizzazione……dobbiamo darle un VOLTO UMANO e soprattutto dobbiamo pretendere che essa sia uguale per tutti…
Gigia Bucci

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