03 September, 2006

Che

Ernesto Che Guevara

Y aqui«Soy mestizo»,grita un pintor de paleta encendida,«soy mestizo»,me gritan los animales perseguidos,«soy mestizo»,claman los poetas peregrinos,«soy mestizo»,resume el hombre que me encuentraen el diario dolor de cada esquina,y hasta el enigma pétreo de la raza muertaacariciando una virgen de madera dorada:«es mestizo este grotesco hijo de mis entrañas».Yo también soy mestizo en otro aspecto:en la lucha en que se unen y repelen las dos fuerzasquedisputan mi intelecto, las fuerzas que ellaman sintiendode mis vísceras el sabor extraño de frutoencajonado antes de lograr su madurez del árbol. Me vuelvo en el límite de la America hispanaa saborear un pasado que engloba el continente. El recuerdo se desliza con suavidad indeleblecome el lejano tañir de una campana.


E qui «Sono meticcio»,grida un pittore dalla tavolozza accesa,«sono meticcio»,mi gridano gli animali perseguitati,«sono meticcio»,declamano i poeti peregrini, «sono meticcio»,riassume l'uomo che mi incontranel dolore giornaliero d'ogni angolo, e perfino l'enigma di pietra della razza morta accarezzando una vergine di legno dorato: «è meticcio questo grottesco figlio del mio ventre».Anch'io sono meticcio in altro aspetto:nella lotta in cui uniscono e respingono le due forzeche si contendono il mio intelletto,le forze che mi chiamano assaporandodelle mie viscere lo strano sapore del fruttoimballato prima di prenderlo maturo all'albero.Mi volgo nel limite dell'America ispanaad assaporare un passato che ingloba il continente.Il ricordo sfugge con soavità indelebilecome il suono lontano di una campana

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Ti auguro tempo Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere...