"L'individualità dovrà fronteggiare difficoltà sempre crescenti, a meno che la parte più intelligente dell'opinione pubblica non venga messa in condizione di percepire il valore di essa, di vedere che è bene che ci siano differenze, anche nel caso in cui tali differenze non determinino miglioramenti, o persino quando a qualcuno possano sembrare causa di peggioramenti.[...] La pretesa che tutti gli uomini debbano somigliarsi si ingrandisce grazie a ciò di cui si nutre. Se l'opposizione attende che la vita sia 'quasi' ridotta ad un unico modello uniforme, allora ogni deviazione da tale modello verrà considerata empia, immorale, addirittura mostruosa e contraria alla natura.Gli uomini diventano ben presto incapaci di concepire la diversità allorché per qualche tempo abbiano perso l'abitudine di vederla."
(John Stuart Mill, "Sulla Libertà", 1869)
tratto dal blog di gigia bucci
No comments:
Post a Comment